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Ascoltando il rumore del vento che soffia, sembra talvolta di sentire delle voci, dei sussurri e più ci si sofferma ad ascoltarli più si è in grado di coglierne le mille sfumature. I versi di una poesia assomigliano a quei suoni, trasportati dal vento del tempo fino a catturare l'attenzione di un accorto ascoltatore: suoni dimessi, rari canti di gioia, lamenti soffocati, antiche memorie di giovanili innamoramenti, scorci di campi, sguardi perplessi e prevenuti. Una silloge che sa far riflettere su temi importanti; dall'amore al senso dell'esistenza, dalla solidarietà umana alla ricerca della fede. Ogni componimento è un ritratto, l'istantanea di un aspetto del reale, filtrato attraverso gli occhi della Poetessa che si lascia avvolgere dal sinuoso e impalpabile movimento del vento, l'epifania di cose che sono passate o passeranno... Il dato essenziale della modernità di Marisa Cecchetti è quella sua particolare attitudine alla musica, cui si deve la naturalezza con cui passa, senza mutare tono, dal quotidiano all'astratto, dal colore al disegno, dal colloquiale all'epigrafico, dal domestico al metafisico.